Villa Godilonda e i fasti del passato

La Villa Godilonda a Castiglioncello

«Nasce l’onda fiacca, subito s’ammorza. Il vento rinforza. Altra onda nasce, si perde, come agnello che pasce pel verde: un fiocco di spuma che balza!»

Chissà oggi cosa penserebbe, Gabriele D’Annunzio, a vedere lo stato in cui versa la villa di Castiglioncello in cui era solito recarsi. Secondo le ricostruzioni storiche, D’Annunzio scrisse proprio qui la poesia «L’Onda» (Contenuta nella raccolta “Alcyone”, il componimento risale all’agosto del 1902). E fu lui, dopo una notte d’amore in queste stanze, a soprannominare questa villa a picco sul mare «Villa Godilonda». Un luogo stupendo, in una “location” eccezionale, sprofondato adesso nel degrado più totale.

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Ci troviamo a Castiglioncello per un’escursione. Facciamo quindi un giro per il paese fino alla piazzetta della Torre medicea e notiamo una piccola scalinata che scende al mare, è il sentiero che porta alla baia della Cianciafera, lo percorriamo e arriviamo a una imponente costruzione, in una posizione unica proprio a picco sul mare, ma abbandonata e in stato di notevole degrado. La mia mappa OsmAnd mi dice che si chiama Villa Godilonda.

Un’amica del luogo ci dice che era un albergo e che è stata venduta recentemente cosicché dovrebbe essere rimessa a posto. Al momento attuale è semidistrutta.

Una breve ricerca su internet ci dà le informazioni che cerchiamo. La villa viene citata come venduta da un articolo del 2014, ma ad oggi non c’è alcuna traccia di ristrutturazione, come abbiamo potuto vedere con grande tristezza. Le finestre sono spaccate, i muri pericolanti, le stanze sono diventate discariche. Meravigliosi pavimenti, sia in marmo che in ceramica decorata, spaccati e rovinati ma che fano intuire la sontuosità degli interni e i passati fasti di questo luogo.

La villa
vista sulla spiaggetta Cianciafera e verso la Torre Medicea
vista sulla spiaggetta Cianciafera e verso la Torre Medicea

 

 

 

 

 

 

La villa Godilonda a Castiglioncello è una struttura sorta negli ultimi anni dell’800 sui terreni del barone Patrone, adagiata su uno spiazzo roccioso a strapiombo sul mare, e il cui primo proprietario fu l’ingegnere De Montel, lo stesso che progettò la stazione ferroviaria di Castiglioncello, è stata dimora di Gabriele D’Annunzio. La dimora deve al Vate il suo nome (“Godi l’onda”, mutato in “Godilonda” e descritto come “paradiso ozioso ed edonistico”).
Nel 1945, l’edificio venne acquistato dai Bulgari, famiglia di gioiellieri romani, e poi da una cordata imprenditoriale che la trasformò in un albergo di lusso. L’hotel, dopo aver ospitato personalità ed attori di grande calibro (da Winston Churchill fino ad Alberto Sordi e Marcello Mastroianni), venne chiuso nel 1999 per problemi di natura privatistica, legale e di compravendite poco chiare.
La struttura riaprì, ma la favola durò solo fino al 2006. Dopo la parentesi della Spa – erano ancora gli anni ’90 – chiusa definitivamente nel 2007 (su Tripadvisor si trovano recensioni, risalenti al 2006, di clienti che vi hanno soggiornato e che già descrivono l’albergo, pur funzionante, come molto degradato), la struttura fu trasformata e frammentata in residence, ma senza successo. E non trovando un accordo tra i molteplici proprietari si aprì un lungo oblio. Nel 2014 l’arrivo dei russi, fino alla vendita della villa.
Poi sono sopraggiunti problemi vari che ad oggi hanno impedito l’avvio del percorso di ristrutturazione, tra cui controversie sulla attigua spiaggetta della Cianciafera: la villa rimane abbandonata, distrutta e pericolante, un vero peccato per un luogo non solo storico ma veramente unico per collocazione.

Alcuni articoli da cui abbiamo tratto le notizie:

Su Ebay si trova in vendita una cartolina, spedita nel 1956, che ci mostra la villa ai suoi tempi d’oro

 

 

 

 

La giornata bigia e nuvolosa e qualche effetto fotografico ben si addicono a enfatizzare la drammaticità del luogo.
Scattiamo qualche foto, non troppe, il luogo e il suo stato ci incutono timore e rispetto