Il campanile di Castelrotto

Visita al Campanile di Castelrotto

A Castelrotto (Kastelruth) – Alto Adige – Alpe di Siusi

 

 

 

 

Il campanile di Castelrotto con le sue 298 scale di legno ed un’altezza di 82 metri è il terzo campanile più alto dell’Alto Adige. Si dice anche che abbia le campane più belle dei dintorni.

Dopo l’incendio del 1753, in cui la vecchia chiesa gotica andò parzialmente distrutta, si rese necessario provvedere ad una ricostruzione. Sorse così, al suo posto (1756-58) il monumentale campanile divenuto ormai simbolo del paese. Il disegno è opera del capomastro Simon Rieder di Bressanone.

La nostra guida

Un’emozionante avventura vi attende durante la visita guidata al campanile della chiesa: Oswald Tröbinger è l’esperta guida che vi condurrà all’interno e fino in cima, al terrazzino sotto la seconda cipolla. La visita dura un’ora ed è un must per ogni visitatore.

(Informarsi su date e prenotazioni all’ufficio turistico oppure online sul sito seiseralm.it)

 

Il campanile sorge in mezzo alla piazza principale del paese, staccato dalla chiesa. Oswald ci spiega che Dopo l’incendio del 1753, in cui la vecchia chiesa gotica andò parzialmente distrutta, si rese necessario provvedere ad una ricostruzione. La chiesa fu ricostruita a lato mentre il campanile fu ricostruito (1756-58) sul luogo del vecchio campanile, divenendo così il simbolo del paese. Il disegno è opera del capomastro Simon Rieder di Bressanone.

Il campanile gotico è stato quindi sostituito da un campanile a “cipolla” con lanterna.

In epoca Barocca si diffonde, soprattutto in Austria e Germania ma anche in Trentino Alto Adige, il gusto, mutuato dalle chiese ortodosse come San Basilio a Mosca, di ornare la sommità dei campanili con una cupola a forma di cipolla che ricorda la fiamma di una candela.

Qui le cipolle sono addirittura due, una grande e una più piccola sopra il terrazzino finale e sotto la croce al culmine. Il rivestimento è stato rinnovato nel 1980 con lamiera in rame che non necessità più di essere ripitturato.

 

 

 

 

Il campanile ha un alto zoccolo con quadroni angolari rimarcati a colori; sopra lo zoccolo salgono pilastri angolari che proseguono fino al cornicione sotto l’orologio.

L’ingresso avviene da una porticina sul retro e il primo tratto è una scala a chiocciola residuo del vecchio campanile. Si entra poi in un ampia sala quadrata, utilizzata per mostre ed eventi. Da qui partirà una serie di scale e pianerottoli di recente installazione (2007) che permettono in sicurezza la salita all’interno del campanile. Prima la salita avveniva tramite delle scalette molto meno sicure, alcune delle quali vediamo appoggiate tra un piano e l’altro.

 

 

 

 

Giungiamo così alla cella campanaria a due piani, passando prima davanti ai contrappesi e al meccanismo dell’orologio, (fabbricato nel 1754 dagli orologiai Mathias e Peter Alneider di Selva di Valgardena). Oggi pendono qui nove campane, di cui solo la più piccola (la campanella dei morti) risale all’anno 1763.

I contrappesi
Meccanismo dell’orologio

 

 

 

 

 

La campana principale è stata rifusa, insieme alle altre, nel 1922 dalla fonderia Adda di Crema. Le campane furono smontate al tempo della guerra mondiale per essere sostituite da cannoni; alla fine della guerra furono ripristinate. Come possiamo vedere dalla scritta incisa sulla grande campana, essa fu smontata da cittadini austriaci e rimontata dagli stessi cittadini divenuti italiani (immagine d’epoca visibile all’interno del campanile).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Continuando a salire noteremo che il campanile diviene ottagonale, poi entreremo nella grande cipolla, all’interno rivestita in legno, e alla fine, tramite una stretta scaletta e un piccolo oblò, usciremo sul terrazzino.
La giornata non è bella, ma con buon tempo la vista spazia a 360° dall’altopiano del Renon allo Sciliar. Vediamo bene da una delle finestrine il colle di Castelrotto con la cappella di sant’Antonio, sul sito dell’antico castello.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La cappella di Nostra Signora

Da quella che sembra la porta principale del campanile sulla piazza si accede a una piccola cappella, eretta ad opera del cappellano della confraternita di “Nostra Signora di Sant’Erardo” in sostituzione della chiesetta andata persa anch’essa nell’incendio del 1753. Il portale è stato riutilizzato, ulteriormente decorato da Eduard Burgauner con una pittura architettonica goticizzante e un’ immagine della Madonna. All’interno vediamo un altare barocco.

 

 

 

 

 


Fotografie e testo di Antonella Romagnoli.

Documentazione

“Le chiese e le cappelle delle parrocchie di Castelrotto e Siusi allo Sciliar”, 2021
(interessante libretto in vendita presso gli uffici turistici di Castelrotto e Siusi al costo di € 5)